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DESIGN CONTEMPORANEO

Posted on September 8th, 2017 by Matteo

 

Il design contemporaneo si presenta oggi sotto molti aspetti e sfaccettature.

 

Rispetto ai tempi dei grandi maestri, quelli del Bauhaus per intenderci, che costituiva un unico e grande riferimento culturale, il design contemporaneo è guidato da una vitalità quasi confusionaria.

All’epoca della scuola del Bauhaus, chiusa nel ’33 dal regime nazista, vi erano fondamentalmente due posizioni distinte. Da una lato c’era chi seguiva i principi ed i concetti del funzionalismo, del razionalismo e della standardizzazione intraprendendo un rapporto positivo con l’industria, come per esempio Magistretti o Castiglioni. Dall’altro c’era chi si contrapponeva a quei principi, negando l’omologazione e la standardizzazione, come Sotsass o Mendini.

 

Oggi queste correnti di pensiero non esistono più, e non sono più validi quei concetti che guidavano le idee dei maestri del passato.

Nel ventennio degli anni ’60 e ’70, l’Italia è stata la capitale internazionale del design, raggiungendo un primato eccezionale grazie ad un tessuto industriale fatto di piccole e medie imprese. Per citare alcuni esempi ricordiamo aziende come Artemide, Cassina, Edra, Flos, Kartell, Moroso, che hanno fatto della ricerca formale il loro core business.

Dagli anni ’80 l’Italia perde il suo primato ed iniziano a delinearsi nuove identità progettuali anche in altri paesi industrializzati (vd. Svezia, Olanda, Francia, ecc.).

 

Oggi il designer lavora in un ambiente totalmente cambiato, all’interno di un mercato internazionale e globale che ha conosciuto ed attraversa crisi del settore, in cui si è creato un difficile rapporto tra il designer e l’industria.

Da queste posizioni sono nate le figure di designers inserite all’interno delle aziende, dove si è andato a sostituire la progettazione di un prodotto con la realizzazione di intere collezioni già orientate alla loro commercializzazione.

 

Tuttavia negli ultimi anni si è affermato anche il fenomeno del design autoprodotto, in cui il designer si pone come alternativa self-made per lanciare nuove idee. La realizzazione di oggetti in numero limitato si differenziano per il loro fine non speculativo ma di tipo funzionale volto a risolvere problemi concreti.

 

Si vengono a delineare quindi sperimentazioni progettuali e nuove metodologie che lasciano ampia libertà nella ricerca espressiva.

In questo senso il design contemporaneo si è sviluppato secondo nuovi approcci di lavoro, mediante i quali si studiano e si sviluppano diversi utilizzi delle risorse, delle tecnologie e dei materiali, fino proporre sviluppi alternativi dei processi industriali.

 

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